martedì 23 agosto 2011

è successo pochi giorni fa. stavo seduto su un piccolo ceppo di legno nei pressi della vallata. ero immerso in un mondo così sorprendente e bello da non poter essere descritto.e sentivo di essere felice. trovavo tutto perfetto... e mi sdraiai tra gli incolti fili d'erba bagnati solo un poco dalla rugiada dell'alba. nel cielo azzurro,scie siderali di aerei diretti dio sa dove formavano geometrie di fumo. così,all improvviso,pensai: e se l aereo non fosse mai stato inventato? provai una paura genuina lungo la schiena: forse non ti avrei mai conosciuta! chissà,magari i tuoi genitori non sarebbero mai arrivati Qui... il mio sorriso si offuscò un poco. pensai a tante cose da qual momento. e... se non esistessero le auto? come farei a vederti tutti i giorni? se non esistessero i parchi? dove passeremmo i nostri pomeriggi abbracciati al sole? niente specchi? sarei impresentabile! niente doccia,bagnoschiuma,profumo,vestiti nuovi? dovrei starti lontano! e poi niente sabato sera: ognuno a casa sua e arrivederci a lunedì. persino niente scuola! ti avrei mai conosciuta? mio dio. niente libri,vacanze di natale ed estive,nuotate in piscina al lido,momenti intimi tra di noi, lucky strike che uccidono i polmoni e camel light da 10,fare l amore un giorno,parlarci a bassa voce,il ritmo del nostro respiro,i sorrisi,le litigate,i regali dalla francia,una canzone dei radiohead,il primo bacio nella penombra delle 7 di sera invernali,il freddo di montpellier pensando a te,la patente sperata,quella presa e la libertà,palmieri,torretta,stadera e i tuoi amici,il mio shopping impulsivo persino da abercrombie,la rinascente,il leroy merlin e i criceti così teneri... se non ci fosse tutto questo? i tuoi occhi ! quando guardo quelli capisco le parole "ti amo". mi bastano loro.e ho tutto. grazie di tutto.

Continuo a fissare la tastiera chiedendomi che potrei scrivere, che cosa potrei esplicarti. E’ una stupida lettera che ti compongo alle 2 e qualcosa di questa notte, di una notte di uno stupido martedì. Non sapevo che fare. Ho provato a disegnare, a buttare giù parole, frasi, racconti; ho strappato e buttato carte su carte poiché odiavo ciò che ti dicevo. Strana la vita eh? Prima la vivi in un modo e poi qualsiasi dettaglio, qualsiasi avvenimento può cambiartela, in un modo migliore o meno. Ci dicono sempre di viverla al 100%, di sorriderle, riderle! In faccia. Ci sei mai riuscito? Chissà che futuro ci comporta. E ora dimmi. Hai mai avuto il magone fino a stare male? Sei mai stato così tanto felice da tremare? Tremare dalla gioia? Hai mai avuto voglia di fermarti, fermare il tempo ed ascoltare una persona? Deve parlare solo lei, tu ascolti, ascolti la sua voce, che magari ami, che magari adori come nient’altro. Ed immagina. Immagina di percepire quei brividi soliti avere dopo aver fatto l’amore, dopo aver fatto l’amore con la persona che ami, farle provare piacere mentre la guardi negli occhi, mentre hai il suo odore sotto il tuo naso, mentre le dici Ti Amo. Ti senti bene? Li vedi i puntini sulla tua bianca pelle? Immagina di litigare con chi è più importante, di rischiare una possibile rottura che ti ucciderebbe dal profondo dolore. Come stai ora? Ansia? Sei vivo amore, sei vivo. Voglio viverti per sempre. Voglio vivere di lettere, di parole, di occhi che cambiano colore a seconda della luce. Voglio vivere di te, tu che mi hai reso felice, tu che sei al mio fianco. E ogni giorno aspetto di abbracciarti e di poter ascoltare i battiti del tuo cuore, di poter annusare dolcemente il tuo profumo. Mi son bastati sei mesi per perdermi di te e per aver paura di perderti. Grazie.

Ti amo...



15 agosto 2010

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