venerdì 7 gennaio 2011

In salute ed in malattia, e poi partiremo.

"Prometto di esserti fedele sempre,

nella gioia e nel dolore,

nella salute e nella malattia,

e di amarti e onorarti tutti i

giorni della mia vita."

Dopo aver pronunciato queste parole, Jela si chiedeva cosa potesse preservarle il futuro. Sarebbe andato tutto bene?

Aveva un marito ora, era sposata, era suo, c'era scritto anche nei documenti.

L'abito nuziale la faceva sudare, e non vedeva l'ora di partire con il coniuge, una partenza che aspettava da troppo tempo.


"Non resisto più!"

"Vieni, andiamo in macchina."

Iniziò a spogliarla pian piano.

La camicia avvolgeva il busto di Jela, primo bottone, secondo, terzo, sembravano infiniti, arrivato alla fine sfilò via quell'indumento bianco.

Le due anime, ora intrecciate tra loro, non riuscivano a staccarsi, stavano diventando un tutt'uno; la passione avvolta dal sentimento rosa sembrava fumo fuori dalla loro pelle.

Le sue mani attraversavano, come su un'autostrada, le curve infinite di jela, per poi stringere sulle cosce quasi a farla male.


E poi partiremo, il fatidico sì, e poi via.

Solo noi due.