martedì 23 agosto 2011

Bufera

Divenni il suo pilastro.

Divenni ciò che la rendeva felice.

E' come se avessi strappato il suo cuore e lo potessi comandare come voglio, un voodoo.

Mi diceva "Ti amo", mi chiedevo che fosse, l'avrei mai provato?

Non sapevo che sentissi nei suoi confronti ma la sua presenza eliminava qualsiasi depressione.

Quando le nostre labbra si sfioravano la mia pelle formava dei puntini, i peli si alzavano e mi sentivo come se non volessi mollare la presa, volevo di più, sempre di più.

Il giorno in cui mi resi conto di amarla rimase a fissarmi, mi chiedevo che pensasse e avevo paura fosse delusa, che non mi volesse più. Sorrise, una lacrima le bagnò le gote: "Grazie". Se ne andò.

Ne ero incantato.

Non credevo di essere la prima a farlo innamorare, pensavo avesse già trovato una volta qualcuno di importante.

Dopo il male che subii in passato non pensavo di poter amare uno come lui e regalargli il cuore con tutta la mia fiducia.

Lo amavo, lo amavo con tutta me stessa.Tanta era la voglia di farci l'amore, baciarlo, dormirci insieme, averci una casa, dei figli.

E quando mi resi conto che ricambiava, che mi voleva seriamente, una bufera di felicità mi travolse, tanto che ne rimasi stordita.


2 ottobre 2010

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