martedì 23 agosto 2011

Ah che pazza! Seconda parte

"Giochiamo con tutto ciò che ci capita davanti,
Anche un banalissimo nastro di raso:
Scivola, diventa curvo come due amanti
intenti a donare quel sentimento arrivato per caso."
M.H. cit.

Fa decisamente freddo, la porta è aperta e gli spifferi si prendono gioco di me,
penso "Dai alzati e chiudi quell'uscio" ma la voglia non c'è.
Le cuffie continuano a riprodurre la stessa canzone, la stessa voce, le stesse parole "And the
spies came out of the water".
Cavolo e manca, manca sì. Dove sei amore? Vorrei sentire il tuo odore, baciarti il collo, avere il tuo corpo.
E al solo pensiero sorrido, quelle labbra che si muovono a suon di musica, le mani che accarezzano, ora sono sui miei fianchi, salgono, sempre di più: stringimi a te ti prego.

Ritorno sulla terra, mi rendo conto che sono le 21.57 e ho già sonno, la canzone è cambiata, il titolo è il mio colore preferito (chi lo conosce intenda).
Penso "che palle, quando passano 'sti giorni?" Eh, bella domanda. Il tempo va sempre più lento, sempre di più, aspetto, aspetto, abbi pazienza Maru, abbi pazienza ti prego.
Dai è anche divertente. Il sole oggi si è fatto vedere, bello no? Sarà così anche più avanti? Bha, si spera. I raggi che ti scaldano la pelle, i fili d'erba verdissimi sotto di te, gli alberi che sul terreno grazie ai loro rami e foglie formano un gioco di luce e ombra. I petali dei fiori hanno diversi colori, il mio occhio sarà felice, sicuramente...
Ah! Merda che colpo di vento, la finestra aperta: che autolesionista. Immersa nei pensieri nemmeno me ne rendo conto: sto ascoltando il gruppo che ho sempre odiato. Strano! Troppo strano! E mi hanno presa. Chi è stato? Magia? Potrebbe essere.
E quanto mi hai presa tu invece, tanto!
Il letto chiama, chiama! "Domani entro in seconda, il prof. non c'è, perfortuna. Mi alzerò alle 8, buono."

"Ciò che passa diventa passato,
noi che viviamo in un mondo fissato
da ciò che importante non è mai stato.
Per me, per te che viviamo
nelle paure, nei brividi; giochiamo
come bambini ingenui; amiamo
come esseri umani che capiscono,
vivendo sotto lo stesso cielo,
che tutto è niente. Ed escono
dal mondo come fosse niente.
Complesso?"
M.H. cit.

1 marzo 2010

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