giovedì 19 aprile 2012

21.16

"andiamo a vivere insieme."
Lela cercò tra le tasche, tirò fuori il pacchetto di camel e si accese una sigaretta, la macchina iniziava ad essere fredda e fuori pioveva.
"Che gli dico ora?" Pensava, la sigaretta era arrivata a metà e le sue dita tremavano: " E ti comporterai come hai fatto in questi ultimi due anni?"
Sì, l'avrebbe fatto, l'avrebbe fatto tranquillamente, L. aveva davanti l'uomo estetico per eccellenza, ma lei era innamorata.

La macchina partì, non sapevano dove stessero andando, nessuna meta, ma Entrambi erano consapevoli di come finiva quella meta.
Era l'uomo estetico per eccellenza, Lela lo sapeva ma era solo tra le sue braccia che si sentiva salva, solo il suo odore la portava a casa.
Lela era convinta che fosse malata, che quella ossessione l'avrebbe un giorno uccisa, qualsiasi cosa facesse, per quanto male potesse fare, Lela tornava, Lela non poteva stare senza il suo odore, non poteva stare senza quelle parole finte, false come Giuda.

"Andiamo a vivere insieme." disse, "io l'avrei fatto" Lela rispose.



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